MOTIVAZIONI DEL PROGETTO

Nell’aprile del 2012 a Yaqubi nel distretto Swabi in Pakistan, un villaggio molto povero e rurale, è stata fondata dall’associazione filantropica locale “Community 360°” una piccola scuola per bambini con gravi patologie uditive, nella quale, ogni giorno, trascorrono tre ore, assistiti da 2 insegnanti. Ogni mattina un pulmino passa nei villaggi limitrofi per prendere i bambini che poi, finita la giornata scolastica, vengono riportati alle proprie case. In questa zona si sono registrati numerosi casi di bambini affetti da sordità o mutismo, o da entrambe queste patologie che impediscono loro di seguire il sistema di insegnamento tradizionale.

A causa dei matrimoni tra consanguinei che, purtroppo, spesso determinano oltre che un alto numero di decessi anche varie anomalie congenite nei neonati fino a percentuali del 6%, si è resa necessaria la fondazione della “Jan School”, che accoglie 35 bambini con gravi patologie uditive e sordomuti. Un’ ulteriore triste realtà è che spesso questi bambini, con la sola colpa di essere nati affetti da queste patologie, vengono discriminati dalla società e, spesso, persino dalle proprie famiglie. La mentalità locale condanna, purtroppo non raramente, i bambini affetti da handicap all’emarginazione ed alla sofferenza. Si sono inoltre registrati molti casi di abbandono e di abusi a danno di bambini indifesi a causa di anomalie fisiche. Per dare loro una possibilità di migliorare la propria qualità di vita e di vivere degnamente un futuro è fondamentale offrire, con sistemi differenziati ed adeguati alle loro capacità, la possibilità di ricevere l’istruzione scolastica.

L’AIUTO CONCRETO

All’inizio del 2013 CHILDREN FIRST onlus dopo la richiesta d’aiuto dei responsabili della “Jan School”, ha deciso di collaborare con l’associazione Community 360° per sostenere i bambini nel loro sviluppo e partecipare al mantenimento della scuola. Non disponendo però di alcun supporto tecnico per permettere ai bambini di comunicare con il resto del mondo, è stato deciso di fornire apparecchi acustici e di tenere un workshop in loco per istruire un assistente della “Jan School”, al fine di dargli la possibilità di produrre, in completa autonomia, le chiocciole per gli apparecchi acustici su misura.

Questo intervento mirato è stato reso possibile solo grazie alla generosità di tre persone:

• Il Dott. Carlo Martinelli, direttore generale di Widex Italia S.p.a., distributore del famoso marchio Widex A/S, produttore di soluzioni digitali per l’udito, il quale ha deciso di donarci 64 nuovissimi apparecchi acustici di ultima generazione.

• Il Dott. Stefano Arioli, volontario, audioprotesista a Milano, che si è offerto di sviluppare il progetto insieme a noi, di reperire il materiale necessario per la produzione delle chiocciole degli apparecchi acustici, di recarsi in Pakistan per la protesizzazione di questi bambini ed inoltre di condurre un workshop per insegnare allo staff locale a produrre le chiocciole in piena autonomia.

• Il Sig. Bruno Mocchi, imprenditore, che si è reso disponibile a sostenere con una donazione questo intervento ed a partecipare al finanziamento dell’ attrezzatura della “Jan School”.

Nell’ottobre 2013 e ad aprile 2014 la presidente Sylvia Eibl e il Dott. Arioli si sono recati in Pakistan, dove sono state esaminate le patologie di tutti i 35 bambini della scuola e applicati gli apparecchi acustici a 27 di loro. Inoltre, in quelle occasioni, sono stati tenuti due workshop, uno al „National Special Education Center for Hearing Impared Children“ a Islamabad e l’altro all’ospedale CMH a Muzaffarabad, Azad Kasmir (leggi il servizio nel settimanale “il mio Papa”)

CHILDREN FIRST onlus anche in futuro, continuerà a prendersi cura dei bambini della “Jan School” , così come di quelli con gravi patologie uditive in strutture simili, sia tramite la protesizzazione acustica ed il controllo tecnico in loco, che con il sostegno ai costi di mantenimento della scuola, nonché con la organizzazione e conduzione di workshop per l’insegnamento della produzione delle chiocciole al personale audiologico locale.