Varese, 15 novembre 2009
Cari genitori a distanza e sostenitori,
Cari amici e lettori,
dal novembre 2007 CHILDREN FIRST onlus aveva portato degli aiuti concreti alle bambine orfane della Suore della comunità “Maria Immacolata” a Mount Lavinia, Colombo, Sri Lanka. Gli aiuti concreti consistevano in un continuo e regolare sostegno finanziario tramite il programma di “Adozione a distanza” di circa 70 bambine orfane delle Suore nonché la costruzione di un nuovo e grande orfanotrofio che avevamo iniziato a progettare nel marzo 2008 insieme con lo studio architettura Madhura a Colombo e nel febbraio 2008 avevamo festeggiato insieme con le Suore, l’Arcivescovo di Colombo e le orfane la posa della prima pietra. I nostri aiuti, i nostri sostegni e la costruzione dell’orfanotrofio sono andati avanti fino a tre settimane fa, ma durante il nostro ultimo viaggio e soggiorno a Colombo e dopo diversi incontri con le Suore abbiamo dovuto prendere una decisione molto dolorosa.
Siamo ritornati 4 settimane fa dallo Sri Lanka e, purtroppo, non abbiamo buone notizie per voi. In virtù del fatto che la nostra filosofia è sempre di lavorare onestamente e di avere una comunicazione aperta e trasparente, dobbiamo informarvi della situazione attuale che riguarda il programma di adozione a distanza, la costruzione dell’orfanotrofio e le suore. Non vogliamo nascondere il fatto che, da un po’ abbiamo un grande problema con il modo di lavorare della Madre Superiore del convento, Suor Amatha per quanto riguarda la “trasparenza” dell’uso del denaro che raccogliamo tramite il programma adozione a distanza e che trasferiamo interamente ogni due mesi sul conto della suora. Infatti quest’ultima si rifiuta di fornirci una contabilità mensile dei soldi inviati e di fondare con noi un TRUST che è una sorta di un “consortium/societá” consistente di un “Board di membri”, nel nostro caso un membro del convento (una suora), un membro di Children First, un presidente nominato dai membri del Trust, ed un commercialista indipendente, monitorano e controllano l’uso corretto del denaro che Children First onlus riceve dai genitori a distanza e dai sostenitori.
Nel nostro recente viaggio con altri collaboratori volontari di CF ed alcuni genitori a distanza, abbiamo cercato, per risolvere il problema del rifiuto della Suor Amatha di collaborare con noi sotto certe regole di trasparenza, di coinvolgere come “mediatore” anche l’ex-arcivescovo di Colombo, Eccellenza Oswald Gomis, il quale aveva donato alle suore il terreno qualche anno fa. Inoltre abbiamo incaricato il nostro avvocato di Colombo, Sig.ra Vinothini, di risolvere questo problema, purtroppo con esito negativo; infatti Suor Amatha ed il vescovo, dopo 4 settimane di lunghe trattative, incontri personali, discorsi ecc, hanno categoricamente escluso di lavorare in questo modo, di rendere trasparente la loro contabilità o di fondare un TRUST. Siamo davvero molto delusi e sconvolti perché tutti noi dell’associazione vogliamo lavorare al 100% in maniera trasparente ed onestamente, questa è e sarà la nostra filosofia anche in futuro e che ci differenzia da tante altre associazioni! Siamo responsabili per ogni centesimo che i sostenitori ed i nostri genitori a distanza versano ogni mese per aiutare la loro “figlia lontana” e vogliamo essere certi che vengano utilizzati dalle suore al 100% per le bambine.
Quando aveva iniziato il programma di adozione a distanza, avevamo comunicato alla Madre Superiore che per tutti gli acquisti per i bambini dovevano conservare sempre tutte le fatture e gli scontrini, perché alla fine di ogni anno ci sarebbero serviti per la nostra contabilità (per il controllo annuale della Finanza Italiana) e per avere anche un resoconto da comunicare ai genitori a distanza. Con la piena fiducia che questo accordo burocratico non fosse un problema per le suore siamo partiti con la costruzione ed il programma dell’adozione a distanza, sollecitando poi però Sr. Amatha nei mesi successivi di finalmente adempiere alla nostra richiesta di dover fornirci in modo regolare una contabilità trasparente sotto il controllo di un “TRUST”. Una richiesta del tutto normale e semplice, che rientra nel modo di lavorare standard, utilizzato da tante associazioni ed organizzazioni internazionali per i progetti in cooperazione. Un Trust è un “metodo” comune che viene utilizzato come uno “strumento giuridico” per avere una certa trasparenza sull’uso dei fondi e non chiediamo altro alle suore. Come presidente ho la massima responsabilità su ogni centesimo che ci arriva da voi e fin’ora non abbiamo mai avuto problemi con i nostri partner con cui lavoriamo. È la prima volta che succede che un “partner di collaborazione” si oppone di lavorare in modo trasparente. Questo è purtroppo inaccettabile per noi! Vi preghiamo di avere comprensione, di essere solidali con noi sostenendoci nella decisione che il comportamento della suore ci costringe a fermare tutti gli aiuti in corso.
Non avendo una minima disponibilità ne dalla Suor Amatha ne dall’Arcivescovo di Colombo, a questo punto siamo costretti di dover purtroppo subito fermare il programma di adozione a distanza ed anche la costruzione del nuovo orfanotrofio, costruita fino ad oggi per metà. La costruzione verrà consegnato alle Suore nelle prossime settimane per concludere con questo progetto.
Spero che, con queste spiegazioni, sono riuscita ad aggiornarvi in dettaglio sulla faccenda e di destare la vostra comprensione per la nostra decisione di fermarci. Non vi vogliamo nascondere niente – anche se sarebbe stato molto più facile per noi continuare con le suore come se non fosse successo niente – ma non è il nostro modo di lavorare perché consideriamo tutti i nostri sostenitori come una parte importante del progetto ed ormai anche una parte dell’associazione, in conseguenza avete tutti il diritto di essere aggiornati sulle cose belle e meno belle ed anche sui dettagli e con la massima onestà e chiarezza.
Io e tutti i nostri collaboratori volontari vi ringraziamo di cuore per il vostro sostegno per le bambine orfane nel passato e per la vostra grande solidarietà e immensa bontà d’animo. Ci auguriamo con tutto il nostro cuore che voi apprezziate la nostra onestà anche in questo momento difficile e che non ci abbandoniate ma che restiate anche in futuro accanto a noi per migliorare le condizioni di vita di tanti bambini bisognosi.
Un abbraccio forte
Sylvia Eibl