La nostra filosofia – Leggi la lettera per te

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Cara visitatrice, caro visitatore,

un caloroso benvenuto nel nostro sito! Con questa mia lettera dedicata a te desidero farmi conoscere parlandoti della mia filosofia di vita, filosofia che mi ha permesso insieme con mio marito di fondare l’associazione umanitaria filantropica CHILDREN FIRST onlus, che, grazie a tante persone sensibili e generose può occuparsi a loro nome con tanta energia ed amore, di molti bambini sfortunati. Le nostre strade di vita, la tua e la mia, si sono incontrate, in questo momento solo virtuale, perché sia io che te disponiamo di una speciale forza e sensibilità interiore che ci spinge a fare del bene. A mio parere, affinché la nostra vita funzioni in senso positivo, esiste un’unica semplicissima regola, cioè quella dell’equilibrio: tutto ciò che ci viene regalato, come la salute, la famiglia, i figli sani ed educati, una casa, il cibo, le bevande, la possibilità di lavorare e tanto, tanto altro ancora, oltre a farci apprezzare la nostra situazione privilegiata, deve necessariamente, almeno in minima parte, essere condiviso con coloro che, purtroppo, per le ragioni più svariate, non godono dei nostri stessi privilegi, in modo tale che la bilancia della ricchezza non penda sempre da un’unica parte ma possa raggiungere e mantenere un equilibrio dignitoso.

Mio marito ed io siamo consapevoli della vita fortunata che il Signore ci ha riservato e che, giorno dopo giorno, continua a riservarci, attraverso tanti doni meravigliosi: i nostri sette figli sani e bravi, avere una famiglia, una casa, un lavoro. Siccome la vera, grande ricchezza della nostra vita – come sicuramente anche della tua – è l’affetto e l’amore che proviamo per i figli e per la famiglia quel nostro dare loro amore ma soprattutto quel ricevere amore da loro, il minimo che noi possiamo e dobbiamo fare è di restituire un “piccolo pezzo della nostra fortuna” alle persone povere partendo dai bambini sfortunati. Dobbiamo agire come se tutti i bambini del mondo fossero i nostri figli più deboli e, in quanto tali, bisognosi di sentirsi protetti, responsabilmente, da NOI.

Tutti noi, in quanto appartenenti ad un unico universo in cui dovrebbe essere rispettata la regola dell’equilibrio, abbiamo il dovere di rivolgerci ai bambini sofferenti con impegno ed amore, aiutandoli con concretezza ed entusiasmo. Solo così potremmo ritenerci parte integrante e vitale della civiltà umana e di una società di grandi valori che si impegna ogni giorno a gettare le fondamenta per il futuro di questi bambini lontani e, di conseguenza, anche per quello dei nostri figli vicini.

Così come il presente è nelle mani di noi adulti, il futuro lo sarà in quei dei bambini di oggi. Quindi cerchiamo di educare noi stessi ed i nostri figli alla solidarietà umana, all’estremo piacere di sentirci utili nei confronti di chi è meno fortunato di noi, alla soddisfazione di poter donare e donarci a quella parte d’umanità che necessità del nostro aiuto. Non stanchiamoci mai di condurre per mano i nostri figli all’incontro con i tanti bambini poveri bisognosi, oltre che di beni materiali, anche di amicizia, di amore e di speranza e ricordiamo loro che la strada verso il futuro deve essere percorsa rispondendo concretamente alle tante grida d’aiuto provenienti da più parti.

Noi tutti dobbiamo renderci conto dell’esistenza degli altri e in modo particolare di coloro che si trovano in condizioni peggiori delle nostre, di coloro che, spesso, non hanno alcuna possibilità di comunicarci i loro problemi. Noi che, grazie ai molteplici mezzi mediatici, conosciamo certe drammatiche realtà, non possiamo permetterci di ignorarle solo perché, magari, non sono sulla soglia della nostra casa, ma dobbiamo superare la nostra pigrizia mentale e il nostro egoismo e fare qualcosa per renderle meno drammatiche. Dobbiamo ricordare che il nostro superfluo, spesso, potrebbe salvare una o più vite, quindi impariamo ad utilizzarlo per soddisfare le esigenze di chi necessita del nostro aiuto evitando che, accumulandosi inutilmente intorno a noi, finisca col soffocarci.

Ed io mi chiedo e chiedo anche te: Possiamo essere NOI la prima generazione che non accetta più che un fattore casuale come la latitudine determini la vita o la morte di un bambino… ma saremo NOI quella generazione? Noi occidentali sfrutteremo le nostre potenzialità o ci limiteremo a dormire sonni tranquilli nell’apatia e nell’indifferenza, cullati dal benessere che ci garantisce la nostra ricchezza? Solo le future generazioni conosceranno le riposte che avremo dato a queste domande, e le prove saranno nel mondo intorno a loro, ai nostri figli, nipoti e pronipoti. La storia sarà il nostro giudice. La sentenza che emetterà dipende da NOI, da CHI SIAMO, da CHI SIAMO STATI e da come vorremo essere ricordati. Non potremo giusti farci dicendo che la nostra generazione non se lo poteva permettere, e neanche in tempo di crisi economica, ne che non avesse ragioni per farlo. Dipende da noi! Possiamo scegliere di rifiutare la nostra responsabilità oppure scegliere di camminare sulla via dell’umanità scegliendo di rifiutare l’esistente.

La nostra storia è fatta di infiniti, piccoli atti di coraggio e fede. Ogni volta quando aiutiamo un bambino sofferente trasmettiamo una piccola onda di speranza. E queste piccole onde creano una corrente di fratellanza e di amore che abbatte il muro più solido di ingiustizia e di oppressione. Ognuno di noi è una goccia preziosa ed insieme formiamo un fiume impetuoso che trascina via la violenza e la povertà.

Spero di essere riuscita, con queste riflessioni a regalarti almeno un poco della mia filosofia e quella dell’associazione nonché la grande gioia che provo dentro e di aver eventualmente contribuito ad aumentare in te l’entusiasmo e la volontà di accompagnarci per cercare di salvare e sempre più “angeli indifesi” bisognosi d’amore. Dai, insieme siamo più forti, insieme facciamo di più!

Siccome, durante i miei tanti incontri con i bambini poveri, nelle diverse località del mondo, ciò che unisce concretamente me a loro, è un abbraccio, a conclusione di questa mia lettera, ti saluto con lo stesso ideale abbraccio, certa di trasmetterti quella mia e loro energia speciale che si chiama AMORE!

Sylvia Eibl

„I bambini di questo mondo
sono le ali che ci innalzano a Dio,
ed il nostro amore per loro
è l’aria che ci conduce al cielo“
 

(Sylvia Eibl)